L’espressione artistica




L’arte è un terreno privilegiato di mediazione interculturale.
L’arte è espressione culturale, ma anche emozione estetica, testimonianza di storie e di percorsi e delle trasformazioni delle culture e delle identità. Essa mette a confronto persone culturalmente diverse e connette l’imprinting di ciascuno con la propria storia di vita e i propri cambiamenti. Quando ci si esprime in forma artistica, emerge la propria storia culturale.  L’arte è sempre alla ricerca di nuove modalità d’espressione e rappresenta un mondo di inquieta trasformazione.
Nel portare l’arte al centro del confronto interculturale, è necessario sostituire al termine arte quello di processo artistico, per definire meglio il campo di discussione ed evitare le connotazioni elitarie che la parola “arte” porta spesso con sé, anche nella nostra cultura. Quando si afferma che la creatività e la produzione artistica sono riservate a poche persone dotate di un talento speciale si concretizza una fortissima discriminazione. Tra tutti i processi artistici, l’improvvisazione collettiva, sia musicale che teatrale, offre grandi opportunità. L’improvvisazione non è un’invenzione casuale e assolutamente libera, ma l’espressione della propria creatività all’interno di linguaggi conosciuti o da conoscere, di territori esplorati o da esplorare. Nell’improvvisazione, esiste un livello implicito, che è costituito dalla conoscenza del sistema in cui ci si muove ed un livello esplicito che è l’improvvisazione vera e propria. Nell’improvvisazione praticata collettivamente, si attivano diversi piani di comunicazione che coinvolgono la storia di ciascuno, la propria origine culturale e l’atto di comunicazione concreto. Si tratta di una negoziazione di senso che pone a confronto parti di identità delle persone coinvolte e crea nuova cultura in modo dialogico e interattivo, a partire dall’incontro tra le diverse identità.
Lidia Angelo