I disabili e il mondo di internet



L’Handicap è una Menomazione congenita o acquisita, che a volte può condizionare l'individuo che n’è portatore fino a limitarne gravemente le possibilità di inserimento nella vita sociale.
A causa del significato acquisito nel tempo dal termine handicap, che è percepito come "il problema che non consente all'individuo che ne è portatore di condurre un'esistenza paragonabile a quella di un individuo “normale", a esso si preferisce attualmente il termine "deficit" e al termine "handicappato" o "portatore di handicap" si preferisce "diversamente abile" o "portatore di deficit", questo per sottolineare due punti, cioè che l'handicap diventa un ostacolo insormontabile solo se la società lo considera tale e  che il "portatore di deficit" può condurre una vita piena e soddisfacente e avere un atteggiamento positivo verso la vita.
I disabili possono incontrare molte difficoltà nello svolgere, anche, le attività più semplici ma spesso sono capacissimi di svolgere altre attività; anche se utilizzando diverse abilità.
Fino agli anni Cinquanta, i diversamente abili erano compatiti, ignorati, o peggio ancora ridicolizzati e talvolta rinchiusi in istituti; la mentalità comune non riconosceva loro i desideri, le esigenze, le necessità e i diritti di ogni essere umano ritenuto "normale".
 Ancora oggi la discriminazione è molto radicata, anche se le organizzazioni del volontariato sociale, le cooperative private che operano nel settore e le associazioni create dai disabili stessi hanno ottenuto notevoli risultati e riconoscimenti;
 E anche all’interno della scuola si è riusciti ad allentare il distacco esistente  fra i ragazzi, cercando di abbattere le discriminazioni date da retaggi culturali sbagliati.
Dal punto di vista giuridico sono stati raggiunti alcuni importanti obiettivi.
 Nuove norme stabiliscono che i marciapiedi, i mezzi di trasporto e gli edifici pubblici (come scuole, ospedali, uffici) o di pubblica utilità siano attrezzati ai fini di permettere l'accesso ai disabili e a tale scopo si stanno eliminando le "barriere architettoniche" in grado di ostacolare l'autonomia e la libertà di movimento.
 La previdenza sociale cerca di fornire ai disabili l'assistenza necessaria alla loro integrazione e per questo viene tutelato, ad esempio, il diritto allo studio, con l'inserimento nelle classi, a vari livelli di istruzione, e l'ausilio, se  è necessario, di personale docente di sostegno.
 L'esperienza tuttavia mostra quanto poco sia stata realizzata, all'interno della società, un'autentica ed effettiva integrazione dei disabili.
Un compito di importanza rilevante all’interno della scuola moderna è dato dall’insegnante di sostegno, che, oltre a dare un personale aiuto all’alunno assegnatogli per certificate carenze, diviene un punto d’appoggio per tutta la classe in cui opera.
Quindi ponendosi da tramite tra l’insegnante curricolare e la classe e tra la classe e l’alunno diversamente abile.
Importante è poter acquisire maggiori o nuove competenze su alcune materie che ai nostri tempi sono di fondamentale importanza e che sempre di più sono presenti nella scuola moderna quali l’inglese  e l’informatica.
Spesso per far avvicinare un discente allo studio di materie curricolari bisogna impostargli l’argomento nella maniera più gradevole ed interessante possibile, quindi prima è importante fare un’analisi del problema che causa l’allontanamento del discente allo  studio, e poi bisogna trovare il filo di collegamento tra la materia da studiare ed il suo personale interessamento.
Quando a partire dal 1930 circa l'informatica diventa una disciplina scientifica a sé stante e nacquero i primi personal computer nessuno avrebbe creduto che nel giro di pochi decenni si sarebbe arrivati a progressi così grandi;
Ma soprattutto nessuno di noi avrebbe creduto che la multimedialità sarebbe arrivata in tutti gli ambienti di lavoro, compresa la scuola.
Gli sviluppi dell'informatica negli anni Novanta sono principalmente dovuti al progressivo affermarsi della rete mondiale Internet e alla richiesta di sempre più numerosi servizi e software per risolvere problemi di  quotidiana utilità.
Oggi l'informatica costituisce, nei paesi maggiormente industrializzati, un tipo di infrastruttura dalla quale è impossibile prescindere per svolgere la maggior parte delle attività lavorative, dalle più comuni alle più sofisticate; sta diventando una tecnologia fondamentale per migliorare diversi servizi pubblici, dalla sanità ai trasporti, e sta entrando di prepotenza nelle abitazioni, attraverso il controllo elettronico e l'automatizzazione di quasi tutti gli apparecchi utilizzati quotidianamente.
Il linguaggio dei new media nasce come linguaggio settoriale, prodotto e adoperato inizialmente dai tecnici dell’informazione. Ingegneri e informatici sono, infatti, le prime due categorie sociali ad utilizzare gli strumenti dell’informatica
Dai suoi esordi sino ad oggi, tuttavia, esso ha subito profonde trasformazioni. La sua accessibilità a fasce più estese della popolazione ha fatto sì che altri codici linguistici intervenissero nella gestione delle informazioni in rete. Dall’uso specialistico, tecnico ed esoterico del linguaggio si è passati gradualmente ad un uso più quotidiano, di senso comune, come SMS, e-mail, chat-line o Blogs.
Comunità virtuali sono soltanto alcuni degli strumenti attraverso cui i linguaggi vengono adoperati all’interno di particolari frames.
Quello dei linguaggi presenti in internet, è senz’altro, un terreno di ricerca fertile sia per i linguisti che per i sociologi.
La comunicazione mediata, infatti, rende possibile l’esistenza di mondi sociali sulla rete, consentendo di nominare le cose e quindi di farle esistere.
L’uso di internet ha dimostrato, nel corso del tempo, che una sua costante è caratterizzata dai flussi comunicativi interpersonali.
la socializzazione in rete è il più fertile se si pensa al numero di ricerche dedicate a questo aspetto nelle riviste specializzate di psicologia sociale, pedagogia e sociologia.
I mass-media possono essere considerati a tutti gli effetti delle agenzie di socializzazione, ed è tra l’altro ampiamente dibattuto nella letteratura sociologica il peso che essi, in particolare la televisione hanno avuto nella crisi della “socializzazione tradizionale” demandata alle “classiche” agenzie di socializzazione  come la famiglia e la scuola che prevedevano certi percorsi da seguire per divenire un membro “integrato” nella società.
La mancanza del contatto faccia a faccia fa sì che i percorsi di socializzazione diventino un atto prettamente comunicativo.
Nella rete le parole diventano atti con cui costruire, narrare e comunicare sia la rappresentazione di sé che relazioni con gli altri cybernauti.
Nella rete, infatti, esisti solo se ti autorappresenti mediante le parole, esse assumono una forte valenza pragmatica, è il linguaggio l’unico strumento che può creare il conteso ed il luogo nel quale praticare processi di socializzazioni.
Le chat-line, ad esempio, proprio perché basate sulla rapidità e concatenazione degli enunciati linguistici devono rispondere ad esigenze di esaustività pur mediante la sintesi.
Fermo restando che è impossibile predire in anticipo le risposte dell’altro, appare evidente che le formulazioni prodotte in rete possono essere stabilite su piano di azioni vaghi.
In internet il numero di parole usate decresce, la struttura della frase diventa più rigida, il numero di abbreviazioni, punti di sospensioni  e frasi lasciate a metà aumenta, e le espressioni di emozioni diventano meno ricche e varie.
Da non dimenticare è l’utilizzo di software che aiutano gli ipovedenti nella lettura o che leggono per loro dei testi, o che danno la possibilità a chi non ha l’utilizzo degli arti di poter scrivere ugualmente tramite i riconoscitori vocali, che traducono le parole pronunciate dall'utente in segnali digitali.
La crescente potenza dei microprocessori permette oggi di gestire attraverso il computer, oltre al testo e alle immagini fisse, anche suoni e immagini in movimento, così da attirare l’attenzione dell’operatore su alcuni argomenti che altrimenti risulterebbero monotoni.
E’ possibile ottenere in un unico documento diversi tipi di informazione, realizzando quel tipo di comunicazione noto come multimedialità tanto usato oggi nelle nostre scuole, come metodo per far assimilare meglio informazioni agli alunni e che tanto può aiutare i diversamente abili.
Progettazione vuol dire "proiettare in avanti, quindi è capacità di "individuare con un ampio margine di approssimazione le finalità e gli obiettivi della formazione";
La progettazione formativa acquista pieno senso, solo quando si mostra capace di risolvere problemi individuati cogliendo nell'ambiente "segnali di perturbazione atti a favorire l'auto-organizzazione e l'autoanalisi, l'autocostruzione e l'organizzazione della conoscenza da parte dei soggetti che apprendono"
Ogni intervento formativo che si immagini deve tener conto dei fattori ambientali, culturali e valoriali propri del contesto, per pervenire ad un progetto che sia effettivamente adeguato alle sue esigenze

Internet può servire per far adattare un disabile e per  farlo socializzare, entrando in un mondo il cui aspetto esteriore non conta ma conta solo quello che si pensa.